Pantheon · Roma

Il Pantheon è l’opera dell’antichità più copiata ed imitata nel mondo con la cupola più grande di tutta la storia dell’architettura.

The Pantheon: the most copied and imitated work of antiquity in the world with the largest dome in the history of architecture.

Passeggiando per il centro storico di Roma è inevitabile che tra un vicolo e l’altro non ci si ritrovi al Pantheon. Tra scorci che profumano di storia antica, questo monumento carico di tante glorie è un simbolo che troneggia serenamente davanti alla preziosa fontana con l’obelisco egizio. Il Pantheon è sicuramente il capolavoro più complesso e più integro giuntoci dall’antichità romana. Eretto da Marco Vipsanio Agrippa pochi anni prima della nascita di Cristo, giunge a noi nelle sue forme grazie al rifacimento attuatosi sotto Adriano (120 d.C. circa). Gli albori del monumento restano oscuri. Secondo Cesare D’Onofrio, uno dei maggiori romanisti viventi, il Pantheon sarebbe sorto sul luogo dove, per le narrazioni delle fonti arcaiche, Romolo “ascese” al cielo durante una cerimonia in Campo Marzio. E quando nell’anno 27 a.C. Marco Vipsanio Agrippa eresse il Pantheon, scelse il teatro dell’apoteosi del fondatore di Roma. Il tempio fu dedicato alle sette divinità planetarie. La sua costruzione fu una impresa eccezionale nella quale la cantieristica romana mostrò il meglio delle sue maestranze e delle sue tecnologie. Nella costruzione del monumento vennero impiegati, dal basso verso l’alto, materiali sempre più leggeri.La sua complessità formale deriva dalla convivenza in sé di strutture architettoniche differenti: da quella tipica dei templi a quella rotonda caratteristica delle terme. La forma rotonda, dell’enorme spessore cilindrico di sei metri, sorregge la cupola. Sia l’altezza che la larghezza della cupola misurano esattamente 43,30 metri. L’apertura di 9 metri sul vertice della cupola consente alla luce di penetrare all’interno dell’edificio sprovvisto di finestre evetrate. Plinio narra che l’edificio fu decorato da Diogene ateniese, con cariatidi nel portico, sculture sul frontone e capitelli bronzei sulle colonne. Chiuso dai primi imperatori cristiani, fu riaperto da Papa Bonifacio IV e trasformato in luogo di culto dedicato alla Madonna ed a tutti i Martiri. I Pontefici ebbero per il monumento particolari cure e attenzioni che hanno permesso a questa splendida opera di resistere all’usura del tempo e di giungere oggi in condizioni pressoché perfette. All’interno del Pantheon sono sepolti molti artisti quali Perin del Vaga; Annibale Caracci, Taddeo Zuccari, Raffaello Sanzio nonché membri di Casa Savoia: Re Vittorio Emanuele II, Re Umberto I e la Regina Margherita, sua sposa e prima regina d’Italia.

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