Testaccio · Roma
Il Rione Testaccio (situato sulla riva sinistra del Tevere, tra Via Marmorata e le Mura Aureliane) deve il proprio nome al “Monte Testaccio”, un accumulo di vasi di coccio (“testae”) e detriti (era la discarica del porto fluviale della Roma antica) alto circa 35 metri e largo oltre 100 metri (per un’area complessiva di 20.000 mq).
The Rione Testaccio (located on the left side of the Tiber, between Via Marmorata and the Aurelian Walls) owes its name to “Monte Testaccio”, an accumulation of earthenware pots (“testae”) and debris (it was the landfill of the river port of the Ancient Rome) about 35 meters high and over 100 meters wide (for a total area of 20,000 square meters).
Il suo nome deriva dal cosiddetto “monte” (mons Testaceus): 35 metri di cocci (testae, in latino) e detriti vari, accumulatisi nei secoli come residuo dei trasporti che facevano capo al porto di Ripa grande (Emporium). Il porto dell’Emporio funzionava fin dall’epoca romana, ed era il punto d’approdo delle merci e delle materie prime (prioritariamente marmi, grano, vino) che, arrivate via mare dal porto di Ostia, risalivano il Tevere.
I luoghi tradizionalmente più caratteristici di Testaccio (XX Rione di Roma) sono Monte dei Cocci, Mattatoio (operativo dal 1890 al 1975, ora “Museo Macro” con ingresso da Piazza Giustiniani), Mercato, Lungotevere Testaccio, Piazza Testaccio (ex Piazza Mastro Giorgio), Via Marmorata, Via Galvani, Via Zabaglia e Via di Monte Testaccio.
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